Gennaio 16 2024 0Comment

Pubblicazione INAIL per l’analisi dei NEAR MISS

Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner del Protocollo d’intesa, il progetto si propone la sperimentazione, in alcuni comparti del settore “Manufatturiero” maggiormente significativi per complessità organizzativa e frequenza e gravità degli infortuni, di un modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale.

Immagine Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo

Prodotto: Opuscolo
Edizioni: Inail – 2024
Disponibilità: Consultabile solo in rete
Info: dcpianificazione-comunicazione@inail.it


Sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner del Protocollo d’intesa, il progetto si propone la sperimentazione, in alcuni comparti del settore “Manufatturiero” maggiormente significativi per complessità organizzativa e frequenza e gravità degli infortuni, di un modello di rilevazione dei near misses, la cui applicazione sia sostenibile per le imprese e consenta di realizzare l’implementazione di un sistema di sorveglianza dei near misses sia all’interno delle reti territoriali che a livello nazionale.

Introduzione

In linea con le indicazioni e gli obiettivi fissati nel Piano Triennale di Prevenzione dell’Inail si inserisce il Protocollo d’Intesa tra l’Inail e CONFIMI INDUSTRIA, sottoscritto il 4 dicembre 2020, di durata triennale, che ha come oggetto la collaborazione per la realizzazione di attività progettuali finalizzate alla tutela della salute e sicurezza dei lavoratori e alla diffusione della cultura della sicurezza.

Tra i progetti inseriti nel documento programmatico del protocollo, quello oggetto del presente Report ha l’obiettivo di “Sensibilizzare e supportare operativamente le aziende alle attività di segnalazione e analisi dei mancati infortuni (near miss)”.

In considerazione del dibattito scientifico in corso e sulla base delle esperienze realizzate sulla tematica dai partner dell’Accordo, il presente documento descrive le attività realizzate nel percorso di sviluppo e sperimentazione di un modello di rilevazione dei near miss, la cui applicazione sia sostenibile anche per le imprese di piccole dimensioni e che possa essere proposto come modello standard.

La scelta delle imprese alle quali proporre la partecipazione alla sperimentazione ha privilegiato alcuni comparti del settore “Manufatturiero”, anche in relazione alla complessità organizzativa e alla frequenza e gravità degli infortuni: Costruzioni, Metallurgia, Chimico e Gomma plastica, Ceramiche sanitarie e Alimentare.

Il quadro di riferimento degli infortuni nei settori in studio

Banca dati Statistica

Per la definizione di tutti i report e i grafici del presente paragrafo, sono stati utilizzati i dati e le informazioni riguardanti le aziende assicurate, in particolare le PAT (Posizioni Assicurative Territoriali), presenti negli archivi statistici dell’Inail.

Per identificare la principale tipologia di lavorazione effettuata nelle aziende e quindi il settore in cui esse operano è stato considerato il codice Ateco Istat 2007 assegnato ad ogni azienda assicurata con l’Inail.

I settori di studio analizzati (con i relativi codici Ateco) sono stati i seguenti:

  • COSTRUZIONI – Ateco: F;
  • FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN PORCELLANA E CERAMICA – Ateco: C 23.4;
  • INDUSTRIE ALIMENTARI – Ateco: C 10;
  • METALLURGIA – FABBRICAZIONE DI PRODOTTI IN METALLO – Ateco: C 24 – C 25;
  • SETTORE CHIMICO / GOMMA PLASTICA – Ateco: C 20 – C 22;

Si considera infortunio, ai fini della tutela assicurativa obbligatoria, ogni evento avvenuto per causa violenta in occasione di lavoro, da cui sia derivata la morte o un’inabilità permanente al lavoro, assoluta o parziale, ovvero un’inabilità temporanea assoluta che comporti l’astensione dal lavoro per più di 3 giorni.

La presente analisi valuterà il fenomeno infortunistico per gli aspetti ritenuti più rilevanti e prenderà in considerazione specificatamente gli infortuni definiti positivamente in occasione di lavoro ove l’azione di prevenzione può essere più amplia ed efficace.

Analisi di contesto

In relazione al percorso progettuale intrapreso da Inail e CONFIMI INDUSTRIA che si configura come una azione congiunta di assistenza e monitoraggio ad un panel di imprese di alcuni settori del macrogruppo Manufatturiero è emersa la opportunità di inquadrare, sulla base dell’attuale dibattito scientifico, il tema del significato e degli effetti che l’analisi del contesto può esercitare sulla valutazione dell’efficacia degli interventi di prevenzione in salute e sicurezza sul lavoro.

Come osservato da vari autori (Nielsen e Randall, 2013; Nielsen e Abildgaard, 2013) l’analisi del contesto nel quale si inseriscono gli interventi di prevenzione a supporto delle imprese rappresenta una fase importante non solo per la corretta pianificazione degli interventi ma anche per comprendere le ragioni della loro maggiore o minore efficacia prevenzionale.

Il modello Context-Mechanisms-Outcome (CMO) che costituisce il paradigma, ampiamente riconosciuto, della “analisi realistica” applicabile agli interventi di prevenzione (Pawson a Tilley, 1997, 2004, Pawson 2013) definisce il contesto come l’insieme di caratteristiche e condizioni di criticità od opportunità in cui un determinato intervento viene realizzato e che sono rilevanti nella programmazione e attuazione dei processi e dei meccanismi generati nonché dei risultati ottenuti.

In una recente review sull’argomento viene proposta, la seguente classificazione dei fattori che caratterizzano il contesto generale nel quale si inserisce un intervento di prevenzione e il contesto specifico degli elementi aziendali di natura organizzativa che può influenzare le fasi di implementazione dell’intervento.

Proposta di un Modello di rilevazione dei near misses tecnico-organizzativo condiviso

Nell’ottica di predisporre un modello semplice ed utilizzabile da parte di tutte le aziende per la segnalazione e analisi dei “near miss”, è stato richiesto il coinvolgimento delle aziende associate al Sistema CONFIMI INDUSTRIA, richiedendo loro “lo strumento” ad oggi utilizzato per tali segnalazioni.

Come emerso dalla compilazione preventiva del questionario di indagine compilato dalle aziende del Sistema CONFIMI INDUSTRIA, non tutte le aziende ad oggi registrano i mancati infortuni (near miss) o situazioni pericolose (non conformità) accaduti in azienda.

Le maggior parte delle aziende utilizza modelli cartacei ma molte vorrebbero avere uno strumento più immediato, magari digitalizzato/informatizzato e facile da compilare al fine di migliorare la raccolta dei dati più significativi.

Le aziende coinvolte in questo progetto fanno parte dei seguenti comparti merceologici:

  • Ceramica Sanitaria (Viterbo, Civita Castellana);
  • Settore edile (Puglia, Basilicata e Umbria);
  • Settore alimentare (Puglia, Basilicata e Umbria);
  • Settore chimico/gomma plastica (Emilia-Romagna, Veneto);
  • Settore metalmeccanico (Lombardia e Veneto).

Sviluppi futuri: Modello di rilevazione dei near misses

L’integrazione dei dati statistici provenienti da diversi archivi Inail, realizzata nel progetto, ha permesso di approfondire il quadro informativo quali-quantitativo sugli andamenti e sulle cause degli eventi infortunistici nei comparti produttivi analizzati.

Il linkage tra i dati può contribuire ad indirizzare più efficacemente le azioni di trasferimento informativo/formativo nelle fasi di assistenza e le attività di controllo dei fattori di rischio sia a livello di vigilanza pubblica che nei programmi di verifica pianificati a livello aziendale.

L’approccio all’analisi dei vari contesti produttivi territoriali, analizzando alcuni indicatori relativi a strumenti partecipativi che la normativa mette a disposizione della rete istituzionale, delle parti sociali e delle aziende, ha permesso di recuperare informazioni locali sul grado di attivazione dei flussi informativi e comunicativi fra vari attori della rete prevenzionale territoriale, anche al fine di evidenziare aree che necessitano di ulteriori azioni di stimolo e supporto.

In tale direzione fondamentale è l’azione di rafforzamento del dialogo istituzionale con le imprese, attraverso le associazioni, per comprendere meglio necessità e livelli di percezione dei fattori di rischio con l’obiettivo di realizzare strumenti operativi sostenibili ed utili alle imprese per una efficace gestione della salute e sicurezza.

admin