L’UNI ha reso disponibili due pubblicazioni sulla prevenzione degli infortuni e sulla scelta dei DPI

Attrezzature di lavoro e prevenzione degli infortuni

Attrezzature di lavoro e prevenzione degli infortuni: come effettuare un audit efficace

Infortuni nei luoghi di lavoro: è possibile diminuirli? Indubbiamente sì.
Tra gli infortuni, particolarmente rilevanti in termini di gravità sono quelli che coinvolgono le attrezzature di lavoro. E in questo ambito il tema si pone con una sua innegabile complessità in quanto coinvolge diversi schemi di certificazione ed è oggetto di un corpus normativo assai variegato.

In tale contesto, assume notevole rilevanza la verifica ispettiva condotta nell’ambito della certificazione accreditata che costituisce uno dei principali strumenti di qualificazione delle imprese, la cui credibilità deve pertanto restare indiscussa.

Questo documento vuole fornire agli auditor una guida nella delicata materia delle attrezzature di lavoro: uno strumento operativo “pratico” per gli audit di tali schemi.
Partendo dagli aspetti giuridici e normativi e da una tabella di correlazione tra norme tecniche e leggi applicabili, il documento approfondisce diversi schemi di riferimento (schema SGQ, schema SCR, schema PRD/ISP), dando agli auditor indicazioni e riferimenti pratici di grande utilità nello svolgimento della loro attività.

Fonte:UNI

Audit efficace attrezzature lavoro e prevenzione infortuni

 

Criteri di scelta ed uso dei DPI

criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI alla migliore pratica tecnologicamente disponibile

Il Decreto Legge 21 ottobre 2021 riconduce i criteri per l’individuazione e l’uso dei DPI alla migliore pratica tecnologicamente disponibile, facendo riferimento all’edizione più aggiornata delle norme tecniche. La Guida, predisposta grazie al lavoro degli esperti della Sottocommissione UNI/CT 042/SC 02 “Dispositivi di protezione individuale” e pubblicata il 25 luglio 2022, vuole fornire ad aziende e lavoratori, ma anche a tutti gli operatori del mercato, proprio i riferimenti alle nuove e più aggiornate norme tecniche UNI.

Come noto il DM 2 maggio 2001 – Criteri per l’individuazione e l’uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI), “ravvisata la necessità di riferirsi a norme di buona tecnica per la determinazione dei suddetti criteri; Vista la norma UNI EN 458 (1995) concernente DPI per la protezione dell’udito; Vista la norma UNI 10720 (1998) concernente DPI per la protezione delle vie respiratorie; Viste le norme UNI EN 169 (1993), UNI EN 170 (1993) e UNI EN 171 (1993) concernenti DPI per la protezione degli occhi; Vista la norma UNI 9609 (1990) concernente DPI relativi ad indumenti protettivi da agenti chimici; Considerato che le norme sopraindicate costituiscono utili riferimenti di buona tecnica per l’individuazione dei suddetti criteri”, approva i criteri per l’individuazione e l’uso di DPI relativi:

a. alla protezione dell’udito, come riportati nell’allegato 1 del decreto;
b. alla protezione delle vie respiratorie, come riportati nell’allegato 2 del decreto;
c. alla protezione degli occhi:

‒ filtri per saldatura e tecniche connesse,
‒ filtri per radiazioni ultraviolette,
‒ filtri per radiazioni infrarosse, come riportati nell’allegato 3 del decreto;

d. a indumenti protettivi da agenti chimici, come riportati nell’allegato 4 del decreto.

Si ritieoe che possa essere utile per aziende e lavoratori, ma anche per gli operatori del mercato, specificare per ciascun dispositivo del DM 2 maggio 2001 le nuove norme cui fare riferimento per attuare l’aggiornamento imposto al comma 2 bis dell’art. 79 del D. Lgs. 81/08.

Criteri di scelta ed uso dei DPI

Fonte:Uni

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