Ottobre 09 2023 0Comment

Interpello sul riutilizzo in situ delle acque meteoriche

ARTICOLO TRATTO DA RETE AMBIENTE

Il riutilizzo in situ, previo eventuale trattamento depurativo, deve essere autorizzato nell’ambito del regime giuridico dell’impianto/stabilimento/installazione da cui originano le acque reflue.

A chiarirlo è il MinAmbiente con la risposta pubblicata il 4 ottobre 2023 (n° 158381) ad un interpello presentato dalla Regione Lazio.

Il Dicastero precisa da un lato che l’attività di riutilizzo di acque reflue presso il medesimo stabilimento che le ha prodotte, pur in assenza di una disciplina ad hoc, “non è soggetta ad alcun divieto assoluto”; dall’altro che pur non essendo il riutilizzo in situ sottoposto al regime autorizzativo previsto per il riutilizzo delle acque reflue (il Regolamento 2020/741/Ue e l’articolo 7 del Dl 39/2023 si occupano esclusivamente del riutilizzo irriguo in agricoltura, mentre il Dm 185/2023 esclude espressamente dal proprio campo di applicazione il riutilizzo in situ), non può neanche ritenersi che tale attività sia libera in senso assoluto.

A seconda delle circostanze, il riutilizzo in situ comporta quindi un necessario collegamento ad un’attività industriale “a monte” o una specifica destinazione “a valle”, il che porta il Mase a ritenere che tale attività segua il regime giuridico della fattispecie su cui insiste. Il tutto tenendo presente che le acque di prima pioggia e di lavaggio sono soggette, ove esistente, alla disciplina regionale, fatte salve le eventuali disposizioni particolari concernenti gli impianti di stoccaggio rifiuti.

Documenti di riferimento

Risposta ad interpello MinAmbiente 4 ottobre 2023, n° 158381

Interpello in materia ambientale ex articolo 3-septies del Dlgs 152/2006 – Nota 11 settembre 2023, n. 143778 – Attività di riutilizzo in situ delle acque reflue – Assenza di norme tecniche – Disposizioni di carattere generale che promuovono il riutilizzo – Attività non vietata né libera in senso assoluto – Autorizzazione nell’ambito del regime giuridico dell’impianto da cui originano le acque reflue

Dl 14 aprile 2023, n° 39 – Disposizioni urgenti per il contrasto della scarsità idrica e per il potenziamento e l’adeguamento delle infrastrutture idriche – Misure in materia di fanghi di depurazione, acque meteoriche, riutilizzo di acque reflue in agricoltura e dissalatori (cd. “Decreto Siccità”)

Regolamento Parlamento europeo e Consiglio Ue 2020/741/Ue – Regolamento recante prescrizioni minime per il riutilizzo dell’acqua in agricoltura

Dlgs 3 aprile 2006, n° 152 e, s.m.i. – Norme in materia ambientale – Stralcio – Parte III – Norme in materia di difesa del suolo e lotta alla desertificazione, di tutela delle acque dall’inquinamento e di gestione delle risorse idriche

DM Ambiente 12 giugno 2003, n° 185 – Regolamento recante norme tecniche per il riutilizzo delle acque reflue

Acque, il riutilizzo dei reflui depurati tra norme Ue e regole italiane in itinere – Il quadro delle norme unionali e nazionali sul riutilizzo delle acque reflue per usi irrigui, civili, industriali aggiornato alle novità della legge 68/2023 di conversione del Dl 39/2023 sulla autorizzazione speciale al riutilizzo delle acque reflue depurate per uso irriguo

Schema di Dpr sul riutilizzo dei reflui urbani depurati e affinati – In consultazione pubblica dal 2 al 31 marzo 2023

— articolo di:

Alessandro Geremei

Interpello prot.n. 143778 dell’11.9.2023

Risposta prot.n. 158381 del 4.10.2023

admin