Nella sigla ESG, che deve diventare parte del nostro vocabolario anche fuori dal mondo della finanza e della “sostenibilità” troviamo tre temi:
- Environmental – fattori ambientali riguardano il mondo che ci circonda: rifiuti e inquinamento, esaurimento delle risorse naturali, preservazione della biodiversità, emissione di gas serra, deforestazione, cambiamento climatico ecc … ,
- Social – fattori sociali riguardano come le aziende e gli Stati trattano le persone: relazione con i dipendenti, condizioni di lavoro, compreso il lavoro minorile e la schiavitù, finanziamento di progetti o istituzioni che serviranno le comunità povere e sottosviluppate a livello globale, salute, sicurezza, gestione dei conflitti sociali ecc … ,
- e Governance – fattori di governance racchiudono il complesso delle strutture, delle regole e delle strategie che presiedono alla guida di un’azienda o di uno Stato: strategia fiscale, remunerazione dei dirigenti, donazioni e pressioni politiche, corruzione, diversità e struttura di governo aziendale e statale, ecc … .
Stiamo parlando di tre dimensioni fondamentali/necessarie alle imprese per:
- verificare,
- misurare e, a breve certificare
- controllare e sostenere (con acquisto di prodotti o con scelte di investimento)
l’impegno in termini di sostenibilità di una impresa o di una organizzazione.
Gli ESG sono quindi un elemento sempre più importante per le aziende che vogliono essere competitive e sostenibili.
Adottando un approccio ESG e comunicandolo in modo efficace, le aziende possono:
- migliorare la propria reputazione,
- ridurre i rischi
- e creare nuove opportunità di business.
Abbiamo visto, infatti, come il rating di sostenibilità sia importante per gli stakeholder per valutare l’azienda, ma chi sono questi rilevanti attori (stakeholder) a cui interessano gli ESG?
- I Cittadini,
- I giovani,
- I media,
- Le istituzioni,
- I professionisti
- e il mondo finance
sono al centro delle decisioni e del dialogo, vi alleghiamo un articolo del Il Sole 24 Ore di oggi (20.11.2023), ma in particolar modo sono gli investitori di oggi, socialmente consapevoli, che vogliono investire in organizzazioni con gli stessi principi e valori morali in cui loro credono.
Il bilancio di sostenibilità obbligatorio a partire dal 1° gennaio 2026 rappresenta un’opportunità oppure solo l’ennesima attività burocratica che assorbe energie e porta con sé ben pochi vantaggi? È questa la domanda a cui cercheremo di dare una risposta all’interno di questo articolo.
La pagina 3 dell’articolo allegato (in alto a destra ripota) le tappe.
All’interno del bilancio di sostenibilità obbligatorio un’azienda ha il compito di riportare la descrizione delle performance ESG e delle eventuali azioni migliorative adottate a favore dell’ambiente, della società, ma anche per una gestione interna più consapevole.
Il report dovrebbe quindi contenere dati e informazioni circa l’utilizzo di risorse energetiche da parte dell’azienda (facendo una chiara distinzione tra fonti rinnovabili e non), ma non solo.
Attraverso il bilancio di sostenibilità si misura l’impatto ambientale in termini di emissioni di gas, il livello di salute e sicurezza nell’ambiente di lavoro e la questione della parità di genere.
Il bilancio di sostenibilità obbligatorio raccoglie quindi una lista di indicatori – suddivisi per campo – che suggeriscono agli stakeholder di un’azienda il comportamento di quest’ultima dal punto di vista etico e ambientale. Alla luce di quanto appena detto, è chiaro che redigere internamente un documento di questo tipo richieda tempi di stesura, e di conseguenza di pubblicazione, sicuramente più lunghi.
Parlare di ESG e sostenibilità, inserirla all’interno del DNA aziendale significa sviluppare una strategia di marketing digitale per condividerla con il mondo.
È quindi fondamentale perché permette alle organizzazioni di focalizzare lo sguardo sui loro sforzi e progressi, dando forza alla loro reputazione, consente agli investitori di valutare meglio la società, incentiva un dialogo costruttivo e incrementa l’engagement con gli stakeholder.
RICORDIAMOCI che sostenibilità significa:
“Soddisfare i bisogni dell’attuale generazione senza compromettere la capacità di quelle future di soddisfare i propri bisogni”.
CONCLUDENDO aumenta il valore della società e migliora la vita di chi è all’interno della società e dell’ambiente/territorio in cui è stanziata la tua impresa.
Articolo Sole24Ore 20_11_23: PRINCIPI ESG, Sostennibilità: scatta la corsa dei bilanci GREEN