Rating ESG: un quadro normativo comune per trasparenza e integrità nell’UE
L’Unione Europea si impegna a rendere il mercato finanziario più trasparente e sostenibile. Per questo ha introdotto il Regolamento (UE) 2024/3005, che riguarda i rating ESG (Ambientali, Sociali e di Governance). Questi rating sono sempre più importanti perché aiutano investitori e consumatori a capire quanto le aziende siano attente all’ambiente, al sociale e alla buona gestione.
Il regolamento, pubblicato il 12 dicembre 2024 e in vigore dal 1° gennaio 2025, fissa delle regole chiare per chi fornisce questi rating, con l’obiettivo di renderli più affidabili e utili. Dal 2 luglio 2026 tutti dovranno rispettare queste nuove regole.
Ecco cosa prevede il regolamento:
- Autorizzazione: Chiunque voglia fornire rating ESG nell’UE dovrà ottenere un’autorizzazione. Questo vale anche per le aziende che si trovano fuori dall’Unione Europea.
- Trasparenza: Le aziende che forniscono rating ESG dovranno spiegare in modo chiaro come funzionano i loro metodi di valutazione. Dovranno dire da dove prendono le informazioni, come le analizzano e quali criteri usano per dare un giudizio.
- Prevenzione dei conflitti di interesse: È importante che chi fornisce rating ESG sia indipendente e imparziale. Per questo, il regolamento prevede regole per evitare conflitti di interesse. Ad esempio, chi fornisce rating ESG non potrà fare allo stesso tempo consulenza alle aziende che valuta.
In pratica, il regolamento vuole rendere più facile per tutti capire cosa significano i rating ESG e fidarsi di più di queste valutazioni.
Ecco alcuni punti importanti del regolamento:
- Cosa sono i rating ESG? Sono valutazioni che misurano l’impatto di un’azienda in tre aree: ambiente, sociale e governance. Aiutano a capire se un’azienda è sostenibile e responsabile.
- Chi deve rispettare il regolamento? Tutte le aziende che forniscono rating ESG nell’Unione Europea, anche quelle che hanno sede fuori dall’UE ma offrono i loro servizi a clienti europei.
- Cosa succede a chi non rispetta le regole? Sono previste sanzioni, come multe o la revoca dell’autorizzazione.