Giugno 24 2025 0Comment

Conferenza Stato Regioni: Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare

Di seguito si presenta il testo corretto e implementato relativo alle linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal rischio calore, basato sul documento approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome.


Linee di Indirizzo per la Protezione dei Lavoratori dal Calore e dalla Radiazione Solare (Giugno 2025)

Introduzione all’Accordo

ASR2025-linee_di_indirizzo_calore_solare

Microclima ambienti moderati EN ISO 7730 Rev. 1.0 2024

In data 19 giugno 2025, la Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome ha approvato le “Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare”. Questo documento nasce con l’obiettivo di fornire una visione organica e integrata degli elementi necessari a garantire condizioni di lavoro sicure e salubri in presenza di temperature elevate e intensa radiazione solare. Le linee guida sintetizzano e armonizzano i vari documenti già emanati a livello regionale e provinciale, creando un quadro di riferimento unitario per la prevenzione dello stress termico.

L’accordo offre un approccio completo che integra aspetti normativi, valutativi, organizzativi e formativi. Fornisce metodi di screening e di approfondimento (come gli indici WBGT e PHS), raccomandazioni generali e specifiche per i comparti più a rischio, e include strumenti pratici come le schede di autovalutazione. La sua efficace attuazione richiede il coinvolgimento attivo del datore di lavoro, del medico competente, del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS) e dei lavoratori stessi, in un processo di miglioramento continuo.


Contesto Normativo

Il quadro normativo di riferimento è il Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n° 81 e, s.m.i..

  • Art. 28: Impone al datore di lavoro l’obbligo di valutare tutti i rischi per la salute e la sicurezza, includendo esplicitamente l’esposizione al microclima e alla radiazione solare.
  • Titolo VIII (Agenti Fisici): L’articolo 180 classifica il microclima come agente di rischio fisico. Sebbene non esista un capo specifico dedicato, si applicano le disposizioni generali degli articoli 181-186, che prevedono l’obbligo di valutazione e aggiornamento (almeno quadriennale o in caso di modifiche significative).
  • Allegato IV: Definisce i requisiti degli ambienti di lavoro, inclusi quelli relativi alla temperatura e alla ventilazione.
  • Art. 184: Sancisce l’obbligo di informazione e formazione per i lavoratori e i loro rappresentanti sui risultati della valutazione dei rischi. Particolare attenzione va posta ai soggetti che, per la loro suscettibilità, possono necessitare di sorveglianza sanitaria preventiva.

Ambito di Applicazione

Le linee di indirizzo si applicano a tutti i settori lavorativi dove sia presente un rischio associato a temperature elevate o a radiazione solare.

  • Lavori Outdoor: Il rischio è legato all’esposizione diretta alla radiazione solare, che può essere potenziata dalla presenza di superfici riflettenti e dall’assenza di aree d’ombra (es. edilizia, agricoltura, cantieristica stradale).
  • Lavori Indoor: Il rischio calore si manifesta in ambienti non adeguatamente isolati o climatizzati, che subiscono l’influenza delle condizioni meteoclimatiche esterne (es. magazzini, capannoni industriali, serre). In questi contesti, se non vi sono specifici vincoli produttivi, l’obiettivo primario deve essere il raggiungimento del comfort termico.

Fattori di Rischio e Effetti sulla Salute

Fattori di Rischio Principali:

  • Elevate temperature e forte umidità.
  • Attività fisica intensa e sforzo metabolico elevato.
  • Insufficiente acclimatamento e basso consumo di liquidi.
  • Abbigliamento da lavoro pesante, poco traspirante o impermeabile.
  • Esposizione diretta al sole, aggravata da superfici riflettenti.
  • Scarsa ventilazione negli ambienti chiusi.
  • Suscettibilità individuale (età, condizioni di salute, assunzione di farmaci).

Effetti sulla Salute:

Le patologie da calore possono manifestarsi con diversi gradi di severità:

  • Disturbi lievi: Dermatite da sudore, crampi da calore.
  • Disturbi moderati: Stress da calore, esaurimento da calore.
  • Emergenze mediche: Colpo di calore, una condizione potenzialmente fatale.

L’esposizione alla radiazione solare (raggi UV) può causare:

  • Danni acuti: Eritemi, ustioni solari, fotocongiuntiviti e fotocheratiti (infiammazioni oculari).
  • Danni a lungo termine: Invecchiamento precoce della pelle e aumento del rischio di tumori cutanei.

È cruciale predisporre misure di primo soccorso specifiche (disponibilità di acqua, integratori salini, ghiaccio istantaneo) e formare adeguatamente gli addetti per un intervento tempestivo.


Sorveglianza Sanitaria

In base all’art. 185 del D.Lgs. 81/08 e, s.m.i., il medico competente ha un ruolo centrale. Sulla base dei risultati della valutazione dei rischi, egli:

  • Attua la sorveglianza sanitaria.
  • Formula giudizi di idoneità specifici per la mansione.
  • Monitora lo stato di salute dei lavoratori, prestando particolare attenzione ai soggetti con maggiore suscettibilità individuale (es. lavoratori con patologie cardiovascolari, diabete, o in terapia con farmaci che possono alterare la termoregolazione).

Valutazione del Rischio: Metodi e Strumenti

La valutazione del rischio può basarsi su misurazioni dirette o sull’utilizzo di dati previsionali.

  1. Checklist Preliminare: È il primo passo per identificare le criticità. Se si riscontra la presenza di almeno un fattore di rischio (es. alta temperatura, umidità, sforzo fisico intenso, DPI non traspiranti), è necessario procedere con una valutazione specifica e adottare misure di tutela.
  2. Strumenti di Supporto:
    • Portale Agenti Fisici (PAF) e Worklimate: Piattaforme online che offrono previsioni di allerta a 3 giorni basate sull’indice WBGT, consentendo uno screening rapido del rischio per le attività outdoor.
    • Calcolatori WBGT e PHS: Software per valutazioni più approfondite basate su parametri misurati in campo.
  3. Indici di Valutazione:
    • Indice WBGT (UNI EN ISO 7243): È un indice di screening che combina temperatura, umidità, velocità dell’aria e calore radiante. Il valore ottenuto viene confrontato con i limiti di riferimento, basati sul dispendio metabolico e sull’acclimatamento del lavoratore.
    • Metodo PHS (Predicted Heat Strain – UNI EN ISO 7933): È un metodo analitico più dettagliato che stima la risposta fisiologica del corpo (temperatura interna e perdita di liquidi). È particolarmente utile per analisi approfondite, sebbene la sua validità sia maggiore in condizioni di lavoro costanti.

Raccomandazioni e Misure di Prevenzione

Misure Generali di Prevenzione
  • Organizzazione del Lavoro:
    • Pianificare le attività più pesanti nelle ore più fresche della giornata.
    • Introdurre un regime di pause in aree confortevoli (ombreggiate o climatizzate).
    • Applicare la rotazione del personale sulle mansioni più faticose.
    • Evitare il lavoro in solitario per garantire un controllo reciproco.
  • Acclimatamento: Prevedere un inserimento graduale per i nuovi assunti o per chi rientra dopo un’assenza prolungata, per consentire al corpo di adattarsi al calore.
  • Abbigliamento e DPI: Fornire e incoraggiare l’uso di abiti leggeri, traspiranti, di colore chiaro e in fibre naturali. Per i lavori outdoor, fornire cappelli a tesa larga e occhiali con protezione UV.
  • Idratazione e Alimentazione: Mettere a disposizione acqua fresca e potabile in abbondanza. Sensibilizzare i lavoratori sull’importanza di bere frequentemente e di consumare pasti leggeri. Considerare la fornitura di integratori salini se necessario.
  • Informazione e Formazione: Formare i lavoratori (anche in lingua) sui rischi, sui sintomi delle patologie da calore, sulle misure di prevenzione e sulle procedure di emergenza.
  • Figura di Riferimento: Designare un responsabile per la supervisione e l’attuazione del piano di prevenzione.
  • Misure Tecniche Aggiuntive: In caso di rischio elevato, installare schermature, coperture, ventilatori o sistemi di raffrescamento localizzato. Aggiornare il DUVRI per coordinare le misure negli appalti.

Indicazioni Specifiche per Settore
  • Comparto Agricolo:

    • Vestiario: Vietato lavorare a torso nudo. Utilizzare abiti leggeri con protezione UV certificata e cappelli con coprinuca.
    • Pause: Effettuare pause frequenti in zone d’ombra, anche in assenza di affaticamento percepito.
    • Organizzazione: Utilizzare sistemi di allerta meteo per pianificare le giornate, garantire punti di sosta e rinfresco, e monitorare l’adeguatezza delle forniture (acqua, integratori).
    • Tutele Economiche: Verificare la possibilità di accedere a strumenti di integrazione salariale (es. CIGO) per sospensione dell’attività durante le ondate di calore.
  • Comparto Edile:

    • Attività a Rischio: Lavori su tetti e ponteggi, asfaltatura, rimozione amianto.
    • Vestiario e DPI: Obbligatorio l’uso di abiti traspiranti (anche ad alta visibilità) certificati UV e DPI che non ostacolino la sudorazione (es. elmetti ventilati).
    • Organizzazione: Integrare misure specifiche nel Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) e nel Piano Operativo di Sicurezza (POS). Prevedere orari flessibili (anche turni notturni previa autorizzazione), aree refrigerate per le pause e dispositivi ombreggianti sui mezzi d’opera.
    • Emergenza: Definire piani di emergenza chiari e coordinati con il medico competente.
  • Comparto Logistica:

    • Aree a Rischio: Magazzini non climatizzati, aree di carico/scarico, celle frigorifere (rischio da sbalzi termici).
    • Valutazione: Misurare temperatura e umidità e valutare il rischio, puntando al comfort termico dove possibile.
    • Misure Tecniche: Favorire la ventilazione naturale, schermare le finestrature, installare distributori d’acqua vicino alle postazioni.
    • Mezzi: Assicurare la presenza di cabine climatizzate sui mezzi di movimentazione.
    • Organizzazione: Organizzare orari e pause in aree climatizzate, coordinare le misure in caso di appalti (rischi interferenti) e prevedere piani specifici per le ondate di calore.

Strumenti Operativi: Modelli e Schede di Autovalutazione

Per facilitare l’applicazione delle linee guida, si forniscono i seguenti modelli operativi.

Modello di Scheda: Integrazione POS – Misure per la Prevenzione del Colpo di Calore

Campo Descrizione / Note Obbligatorie
Data e Partecipanti Data: _________ <br> Datore di Lavoro, RLS, Caposquadra: _________
☐ Variazione orario di lavoro Indicare l’orario scelto (es. “06:00-14:00”) o i turni. Se serve autorizzazione (es. per rumore notturno), indicare i riferimenti.
☐ Pause di recupero Descrivere la soluzione di ombreggiamento (es. “gazebo area B”) e le modalità di fornitura acqua (es. “boccioni refrigerati in ogni piano”).
☐ Dispositivi ombreggianti Specificare l’intervento (es. “tettuccio su escavatore X”, “tende parasole su autocarro Y”).
☐ Istruzioni operative Descrivere i criteri (es. “lavori su facciata nord nelle ore centrali”, “spostamento attività in interno ove possibile”).
☐ DPI e abbigliamento Indicare i modelli scelti (es. “T-shirt tecnica traspirante mod. X”, “casco ventilato mod. Y”, “occhiali UV mod. Z”).
☐ Piano di Emergenza Indicare l’addetto primo soccorso, le coordinate del cantiere, le modalità di chiamata al 112 e le date di addestramento.
☐ Altre misure Specificare azioni aggiuntive (es. “ventilatori nebulizzanti”, “formazione specifica in lingua”).
Condivisione Medico Competente Data invio email: _______ / Visione in cantiere: _______ / Altro: _________
Firme Datore di Lavoro: __________

RLS/Caposquadra: __________

Medico Competente: __________


Scheda di Autovalutazione: Comparto Agricolo

Azienda: ________________ Data: ___/___/____ Medico Competente: ________________

Sezione Domanda Risposta (Sì/No/Altro) Dettagli / Note
Assetto Prevenzione È presente un addetto Primo Soccorso per ogni turno?
L’addetto è informato sulle patologie da calore?
Sorveglianza Sanitaria I lavoratori stagionali sono visitati prima dell’inizio dell’attività?
Il protocollo sanitario include il rischio calore/UV?
Si sono verificati infortuni da colpo di calore negli ultimi 5 anni? Descrivere
Valutazione e Misure Si consultano i sistemi di allerta meteo? Quali?
L’orario di lavoro è organizzato in funzione del meteo?
Sono previsti punti di sosta e rinfresco vicino ai campi? Dove?
Viene fornita acqua e/o integratori?
Viene verificata l’adeguatezza dell’abbigliamento (es. protezione UV)?
È stata valutata l’integrazione salariale per ondate di calore?

Scheda di Autovalutazione: Comparto Edile

Azienda: ________________ Data: ___/___/____ Medico Competente: ________________

Sezione Domanda Risposta (Sì/No/Altro) Dettagli / Note
Assetto Prevenzione L’addetto Primo Soccorso è formato per le emergenze da calore?
Sorveglianza Sanitaria Il protocollo sanitario include il rischio calore/UV?
Esistono idoneità con limitazioni/prescrizioni per il rischio calore?
Valutazione e Misure Le misure per il caldo sono integrate nel POS/PSC?
L’orario è flessibile in base alle previsioni meteo? Es. avvio anticipato
Sono previsti punti di sosta e rinfresco climatizzati/ombreggiati? Descrivere la soluzione
Vengono forniti DPI idonei (es. elmetti ventilati, vestiario traspirante)? Specificare i modelli
I mezzi d’opera sono dotati di schermature solari o cabine climatizzate?
È stata valutata l’integrazione salariale per ondate di calore?

Scheda di Autovalutazione: Comparto Logistica

Azienda: ________________ Data: ___/___/____ Medico Competente: ________________

Sezione Domanda Risposta (Sì/No/Altro) Dettagli / Note
Valutazione Rischio La valutazione del microclima è stata effettuata? Con/senza misure, data
I luoghi di lavoro risentono delle condizioni esterne (es. no climatizzazione)?
Misure Tecniche La struttura è dotata di impianti di ventilazione/raffrescamento? Specificare tipo e copertura
Le finestre e i lucernari sono schermabili?
Sono presenti distributori di acqua fresca vicino alle postazioni?
I mezzi di movimentazione hanno cabine climatizzate?
Misure Organizzative Sono previste soluzioni specifiche per le ondate di calore (rotazione, pause extra)?
L’abbigliamento/divisa obbligatoria permette la traspirazione?
È prevista formazione specifica sul rischio calore? Anche in lingua
Sorveglianza Sanitaria Il rischio da sbalzi termici (es. celle frigo) è gestito con DPI e procedure?
È stata valutata l’integrazione salariale per ondate di calore?

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