Settembre 19 2019 0Comment

Pubblicati i requisiti di informazione per il Database sulle SVHC negli articoli

Il 9 settembre 2019, l’Agenzia Chimica Europea (ECHA) ha pubblicato i requisiti informativi per il nuovo progetto di database sugli articoli che contengono sostanze SVHC di Candidate List.

Si tratta di un obbligo normativo derivante dalla modifica della Normativa Quadro sui Rifiuti (WFD – Waste Framework Directive) avvenuta con la pubblicazione della Dir. (UE) 2018/851. In base a quanto previsto da tale testo legislativo tutti i fornitori di articoli che contengono una o più sostanze incluse nella Candidate List (SVHC-CL) dovranno fornire informazioni sull’uso sicuro notificando tali dati ad ECHA in un apposito database. Tale nuovo database è stato denominato SCIP, il cui acronimo sta per Substances of Concern In Products (articles, as such or in complex objects).

In pratica si tratta di un’estensione dell’obbligo di comunicazione sancito dall’art. 33, par. 1 del Reg. REACH (applicabile sin dall’entrata in vigore del Reg. REACH stesso). I fornitori di articoli non comunicheranno più le informazioni sull’uso sicuro dei propri articoli contenenti sostanze di Candidate List solo ai destinatari di tali articoli, ma dovranno contestualmente informare ECHA caricando tali dati nel database SCIP.

Per l’inizio del 2020 è prevista l’emissione di un “prototipo” del database, che sarà ulteriormente migliorato e ampliato con nuove funzionalità entro la fine del prossimo anno. Le aziende che immetteranno articoli sul mercato europeo dovranno presentare tutte le notifiche a partire dal 5 gennaio 2021, data di entrata in vigore dell’obbligo.

L’obiettivo di questo database è presto detto: promuovere la sostituzione delle sostanze chimiche preoccupanti (SVHC) presenti negli articoli con alternative meno pericolose, favorendo così anche l’economia circolare.

Il database SCIP, infatti, fornirà ai recuperatori di rifiuti informazioni sulle sostanze preoccupanti presenti all’interno dei rifiuti in modo tale che, prima delle operazioni di trattamento, queste possano essere gestite per ottenere una produzione di materiali recuperati (e quindi di articoli) più sicuri, implementando così un’economia circolare vera e tutelata.

Inoltre la maggiore trasparenza sulla presenza di sostanze pericolose aiuterà i consumatori a compiere scelte più consapevoli al momento dell’acquisto dei prodotti e fornirà informazioni su come utilizzare e smaltire al meglio tali articoli.

Il database SCIP è stato sviluppato con la cooperazione di tutte le parti interessate: ECHA, la Commissione Europea e gli Stati Membri.

I fornitori di articoli, complessi o meno, dovranno fornire informazioni obbligatorie ed opzionali al fine di descrivere in maniera quanto più precisa l’oggetto in questione. Alcune delle informazioni obbligatorie che dovranno essere comunicate sono le seguenti:

  1. informazioni che consentono di identificare l’articolo:
    1. nome principale assegnato all’articolo in quanto tale o all’oggetto complesso(in questo caso la scelta del nome risulta libera);
    2. identificatore numerico o alfanumerico assegnato all’articolo: ciò sarà fondamentale per procedere con l’operazione di notifica. Potrà essere scelto ad esempio il European Article Number (EAN); Global Trade Item Number (GTIN); Universal Product Code (GPC); Catalogue number; ECHA Article ID, part number.
  2. il nome, l’intervallo di concentrazione e l’ubicazione delle sostanze di Candidate Listpresenti nell’articolo, descrivendo la natura del materiale in cui si ritrovano;
  3. indicazione della produzione dell’articolo (se è europea o extra-UE);
  4. informazioni sull’uso sicuro dell’articolo.

Per quanto riguarda le informazioni opzionali (che non devono essere inviate obbligatoriamente durante la procedura di notifica) di seguito sono riportati alcuni esempi:

  1. immagine dell’articolo e/o delle sue parti;
  2. descrizione dimensionale dell’articolo;
  3. istruzioni di disassemblaggio;
  4. ogni altra informazione pertinente che permetta la gestione sicura dell’articolo.

Le prossime date importanti per il completo sviluppo del database SCIP sono le seguenti:

  • durante l’autunno 2019 vi sarà un seminario tenuto da ECHA tra le parti interessate al fine di provare le funzionalità del database (data preliminare 12 novembre)
  • all’inizio del 2020 avverrà il lancio della versione beta (provvisoria) del database;
  • a luglio 2020 scadrà il termine utile per gli Stati Membri per il recepimento nei propri ordinamenti nazionali dei requisiti imposti dal database SCIP;
  • il 5 gennaio 2021 inizierà l’effettivo obbligo di notifica sul database SCIP per i fornitori di articoli.

Alla luce di queste scadenze prefissate, vi consigliamo caldamente di seguire l’iter di evoluzione del database SCIP al fine di essere pronti ad effettuare le notifiche per gli articoli contenenti sostanze di Candidate List. Da parte nostra non mancheremo di tenervi aggiornati in proposito.

barbara