Settembre 12 2020 0Comment

Alcuni nuovi casi di legionella: quindi vi ricordiamo

Legionella: cos’è?

La legionellosi è un’infezione batterica provocata da varie specie di batteri del genere legionella: penetra nell’ospite attraverso le mucose delle prime vie respiratorie, in seguito ad inalazione di aerosol contaminati.

Legionella: come si presenta?

La malattia si presenta in due forme distinte:
Malattia del Legionario (forma più grave con polmonite): richiede ricovero in ospedale. Si manifesta dopo un’incubazione di 2-10 giorni con disturbi simili all’influenza come malessere, dolori muscolari e cefalea cui seguono febbre alta, tosse non produttiva, respiro affannoso e sintomi comuni ad altre forme di polmonite.
La terapia medica è basata principalmente sulla somministrazione di antibiotici
Febbre di Pontiac (forma leggera di infezione simile all’influenza): dopo un periodo di incubazione di 24-48 ore, compaiono febbre, malessere generale, dolori muscolari, cefalea e, a volte, tosse e gola arrossata, senza interessamento polmonare.
Di norma non necessita di somministrazione antibiotica né di ospedalizzazione.

Legionella: i soggetti a rischio

Le persone sane ed in buono stato di salute generalmente non si ammalano.
Il rischio di acquisizione della malattia è principalmente correlato alla suscettibilità individuale del soggetto esposto e al grado d’intensità dell’esposizione, rappresentato dal livello di contaminazione degli impianti e dal tempo di esposizione.
La suscettibilità alla malattia è aumentata in particolare in soggetti con determinati fattori di rischio:
► consumo di alcool
► fumo di sigaretta
► patologie polmonari croniche
► patologie che causano immunodepressione
► immunodeficienza
► trattamenti immunosoppressivi
► malattie concomitanti (diabete, malattie cardiovascolari, immunosoppressione da corticosteroidi, malattie croniche debilitanti, insufficienza renale cronica, malattie ematologiche, tumori, ipersideremia).
I dati evidenziano una maggiore probabilità di ammalarsi per i soggetti in età avanzata e per gli uomini rispetto alle donne.

► Tutti si ammalano basta la presenza del batterio: FALSO!

Legionella: come si trasmette

La malattia si trasmette principalmente per via aerea, quindi mediante inalazione o aspirazione di goccioline d’acqua in sospensione nell’aria, nebulizzate, contenente i batteri.
La regolare e corretta manutenzione degli impianti costituisce un’efficace misura di prevenzione; il riscaldamento dell’acqua a temperature oltre i 60°C uccide il batterio, come pure un’adeguata clorazione o il trattamento con raggi ultravioletti.

Ciò significa che un impianto in buone condizioni di manutenzione non è pericoloso.

La prevenzione delle infezioni dipende dalla pulizia e manutenzione regolare e dalla disinfezione di possibili sorgenti di infezione.

La malattia NON si trasmette bevendo l’acqua fredda del rubinetto.

► La malattia si trasmette da uomo a uomo: FALSO!
► La malattia si trasmette da animale a uomo: FALSO!
► La malattia si trasmette bevendo l’acqua del rubinetto: FALSO!
► La malattia si trasmette inalando il vapore dell’acqua di bollitura della pasta: FALSO!

► Lavando i piatti di casa: FALSO!
► Sempre facendo la doccia: FALSO!
► Stirando a vapore: FALSO!

Legionella: quali sono le fonti di infezione?

I batteri della legionella sono presenti soprattutto in ambienti acquatici naturali ed artificiali (acque sorgive, comprese quelle termali, fiumi, laghi, fanghi, ecc.) ma in piccole quantità anche nel terreno.
La legionella cresce bene in ambiente caldo-umido e dove si ha sviluppo di alghe.

La presenza del batterio NON comporta necessariamente pericolo per gli esseri umani. Il problema insorge nel momento in cui i batteri hanno l’occasione di proliferare e questo accade quando si trovano in un ambiente con temperatura compresa tra i 20°- 55° C in presenza di acqua stagnante.

Le legionelle possono svilupparsi in impianti che fanno parte del nostro ambiente quotidiano che possono agire come amplificatori e disseminatori del microrganismo: reti di distribuzione di acqua calda (rubinetti e docce), vasche idromassaggio, serbatoi, circuiti di raffreddamento ad acqua e torri evaporative, umidificatori, impianti di condizionamento, circuiti dei riuniti odontoiatrici, fontane ornamentali.
La colonizzazione dell’acqua delle torri evaporative può comportare il rilascio del batterio nell’atmosfera attraverso il pennacchio in uscita dalle torri con interessamento fino a qualche chilometro dei quartieri circostanti, particolarmente in giornate ventose e in periodo caldo-umido.

In ambiente ospedaliero oltre agli impianti idrici e di climatizzazione ordinariamente sottoposti a controlli interni programmati (Piano Legionellosi), specifici fattori di rischio sono l’uso di apparecchiature per terapie respiratorie quando non si utilizzi acqua sterile e, in rarissimi casi, l’utilizzo di tubi nasogastrici quando lavati con acqua di rubinetto contaminata.

NON sono fonti di rischio:

Fare la doccia potrebbe essere un rischio solo in presenza di impianto contaminato non soggetto a manutenzione e/o utilizzato solo saltuariamente.
La legionella NON si trasmette da persona a persona e agli animali.

► L’acqua per la preparazione della pasta che bolle a 100°C, ben oltre la temperatura favorevole allo sviluppo del batterio.
► Elettrodomestici come ferri da stiro, macchine del caffè che funzionano con temperature prossime a 100° C.

► L’acqua fredda della rete idrica di casa, della scuola, dei luoghi di lavoro, degli esercizi pubblici.

Legionella: quali sono i trattamenti preventivi nelle reti idriche?

► evitare la presenza di tubazioni con tratti terminali ciechi
► evitare ristagni d’acqua (soprattutto in serbatoi, autoclavi e tratti terminali ciechi)
► mantenere l’impianto pulito
► mantenere la temperature dell’acqua fredda < 20°C attraverso idonee coibentazioni
► garantire nei riscaldatori (scaldabagni, bollitori, ecc.) una temperatura dell’acqua superiore a 60° C
► far defluire a lungo l’acqua da tutti i punti di erogazione in appartamenti che restano inutilizzati per lunghi periodi o dopo interruzioni di erogazione (rubinetti, docce, etc), aprire le finestre per allontanare il vapore e non sostare all’interno dei locali.
► sostituire valvole, guarnizioni, filtri, soffioni doccia e tubi flessibili usurati e decalcificare almeno una volta all’anno i soffioni della doccia e i rompigetto dei rubinetti per evitare incrostazioni.

Legionella: quali sono i trattamenti preventivi negli impianti di climatizzazione?

► ispezionare periodicamente l’impianto per verificare lo stato di pulizia e manutenzione di umidificatori, torri evaporative, canalizzazioni;
► pulire con frequenza adeguata le torri evaporative;
► cambiare i filtri periodicamente.

Si veda la guida allegata:

Linee guida prevenzione e controllo Legionellosi 2015

barbara